venerdì 12 luglio 2019

IL CANE E LA CARNE

Dalla pagina FB: "Fabulae e Fiabe"
Un grosso cane per ovviare al grande caldo, se ne andava tranquillamente passeggiando presso la riva di un fiume, i pioppi alti e rigogliosi di foglie, emanavano un fresco invitante, e lui cominciava piano piano a sentire anche un poco di fame. Trovò di li a poco un gran pezzo di carne e senza crearsi problemi di chi lo avesse perso o dimenticato, lo afferrò con i suoi bei dentoni e tenendolo fermo tra le mascelle, pensò di gustarselo piano piano dall'altra parte del fiume, perchè aveva notato un piccolo spazio erboso proprio sotto un leccio grandissimo.
Giunse così a riva, con sempre il boccone stretto tra i denti, e stava per attraversare a nuoto il fiume, una bella rinfrescata non gli avrebbe certo fatto male, quando scorse nello specchio dell'acqua un altro grosso cane che teneva in bocca un pezzo di carne che a suo parere gli parve molto più grosso del suo. Non seppe resistere e si tuffò precipitosamente in acqua per afferrare quel grosso pezzo da quello sconosciuto ma......il tutto era come scomparso, quel cane e quel pezzo di carne erano svaniti, peggio ancora nel trambusto aveva perso anche il suo pezzo di carne.

LA METAFORA di questo racconto fa capire che l'avidità è sempre punita e che c'è sempre una punizione anche per coloro che pretendono di più e lo vogliono togliere a gli altri. Inoltre insegna anche che non bisogna mai abbandonare un bene sicuro per una “illusione” di bene.
ERREBI da una favola di Esopo del VI secolo a.C.
Immagine web: illustrazione della favola da un libro del XVIII secolo

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