mercoledì 3 aprile 2019

CARLO COLLODI - LE AVVENTURE DI PINOCCHIO

Dalla pagina FB " Rileggendo"
Erano giorni in cui si credeva che un uomo vestito tutto in rosso e con la barba e i capelli bianchi scendeva per il caminetto e portava un sacco di giochi e dolciumi, erano giorni in cui si credeva che se avessimo fatto arrabbiare mamma e papà più del dovuto, una donna brutta e vecchia con una scopa sotto le gambe ci avesse gettato, sempre dal quel fatidico caminetto, un sacco pieno di carbone invece dei biscotti fatti con il miele. E erano giorni che si aspettava un principe con i capelli biondi o una principessa con le guance rosee e i capelli color ebano, c'erano folletti e maghe di ogni sorta nel nostro umile pensiero e streghe ed orchi da combattere con le più famose bacchette magiche trovate sparse in qualche nuvola del cielo. Erano giorni che ci credevamo e per davvero e un giorno guarda un po' arriva uno e che ci dice?.....
“C'era una volta....- Un re! - diranno subito i miei piccoli lettori. No, ragazzi, avete sbagliato. C'era una volta un pezzo di legno......”
Un pezzo di legno? Ma noi fino ad allora con un pezzo di legno avevamo fantasticato come se fosse un aereoplano, oppure lo facevamo rotolare dai poggi , o con un pezzo di legno ci scaldavamo a quel già nominato caminetto......
Ma quel pezzo di legno divenne poi tanto famoso che non solo da ragazzi ci affascinavano le sue avventure ma persino da grandi non ce ne possiamo dimenticare.
Carlo Lorenzini (Collodi) ebbe la fantastica invenzione letteraria di creare addirittura un burattino, monello come tutti i ragazzi, bugiardo come tutti i bambini, spensierato come tutte le infanzie del mondo e coscienzioso quando gli tornava comodo come del resto siamo stati noi quando eravamo piccoli. Un insieme di personaggi nuovi e assolutamente original, chi non può ricordare i loschi figuri del gatto e la volpe, oppure il saggio e noioso grillo parlante, e la chiocciolina serva della fata turchina e ancora tantissimi altri.
Pinocchio è il nome di quel ragazzino di legno, Geppetto il povero disperato padre che non sa tenere bada a quel figlio improvvisato, e una Balena che tranquilla se ne sta nell'oceano e ingurgita ogni qualsiasi cosa senza doverne sapere l'entità, come il giorno che ingerì Geppetto e poi anche Pinocchio stesso.
Attenti sta arrivando il teatrino dei burattini ma chi lo conduce e lo comanda è Mangiafuoco, un uomo brutto grosso e brontolone....con un cuore grande più della sua stessa stazza.
Pinocchio un esemplare di vita comune, un monito ai ragazzi che per doversi far rispettare e andare avanti nel mondo e poter contare, oltre ai giochi e agli scherzi bisogna anche studiare e guardarsi bene dagli sconosciuti o da chi vi promette mari e monti se non addirittura un albero pieno di monete!
Pinocchio è una fiaba se la si legge ai ragazzi, è un romanzo se lo si legge per diletto, è un insegnamento se lo si legge per riflettere, insomma io oggi propongo questa umile, leggera, fantastica e meravigliosa lettura per tutti quanti....dotti medici e sapienti!
Roberto Busembai (errebi)
Immagine web copertina del libro

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