Brezza leggera che scivola silente e salata,
alta è l'onda portata dal mare e vento,
lasciami sognare l'azzurro di un momento,
mentre scorre sulla pelle il sale sciolto,
del tuo sapore ormai lontano come un ricordo,
lasciato sopra rene sparse e dune sfatte.
Capelli al vento e ritirarsi dentro un locale,
il caffè caldo ripara sempre un cuore freddo,
e sento ancora lo zucchero sul bordo delle labbra,
è la tua traccia rimasta ferma
come simbolo per aprir ferita,
ma s'alza forte il vento e l'onda schizza
ora il cardo è quasi seccato
il suo colore azzurro è seppia,
e vola con il vento anche il suo petalo leggero,
rincorrendo il mio pensiero.
La vela di una barca combatte il suo star a galla,
esco dal locale, inizia pure a cader pioggia,
l'inverno è alle porte della sua stagione,
il mio è entrato e ne rimane fermo,
spero in un anno migliore,
ma non certo sarà la solita primavera,
più guardo la riviera e più ne passa accanto
e di primavere diventano autunni in eterno.
alta è l'onda portata dal mare e vento,
lasciami sognare l'azzurro di un momento,
mentre scorre sulla pelle il sale sciolto,
del tuo sapore ormai lontano come un ricordo,
lasciato sopra rene sparse e dune sfatte.
Capelli al vento e ritirarsi dentro un locale,
il caffè caldo ripara sempre un cuore freddo,
e sento ancora lo zucchero sul bordo delle labbra,
è la tua traccia rimasta ferma
come simbolo per aprir ferita,
ma s'alza forte il vento e l'onda schizza
ora il cardo è quasi seccato
il suo colore azzurro è seppia,
e vola con il vento anche il suo petalo leggero,
rincorrendo il mio pensiero.
La vela di una barca combatte il suo star a galla,
esco dal locale, inizia pure a cader pioggia,
l'inverno è alle porte della sua stagione,
il mio è entrato e ne rimane fermo,
spero in un anno migliore,
ma non certo sarà la solita primavera,
più guardo la riviera e più ne passa accanto
e di primavere diventano autunni in eterno.
Roberto Busembai (errebi)
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