sabato 23 novembre 2019

GIACOMO SERPOTTA MAESTRO DELLO STUCCO BAROCCO - PALERMO




Giacomo Serpotta nacque a Palermo nel lontano 1656 e nonostante qualcuno avesse avuto sentore di dire che aveva studiato a Roma , allora patria del Barocco michelangiolesco, berniniano e borrominiano , diversamente non uscì mai dalla sua terra natia, e si può davvero osare dire che fu un grande autodidatta che imparò dal padre Gaspare anch'egli stuccatore nel quartiere Kalsa di Palermo, e comunque non tutti i segreti del mestiere in quanto il padre morì quando Giacomo aveva ancora tredici anni , ma sicuramente dalle varie botteghe artigianali che al tempo invadevano la città seppe prendere il meglio. Avrà sicuramente osservato gli artigiani dal vivo che plasmavano calce e polvere di marmo, si sarà avvalso certamente dei suoi predecessori Antonio Ferrarto e Vincenzo Gagini, e pure dalla diffusione di incisioni di altri artisti che sbarcavano i loro lavori nella prosperosa Palermo. E da questi sicuramente avrà appreso il fascino e la delicatezza, la precisione e la meraviglia nel disegno, arte che lui seppe più di ogni altra cosa esercitare e che fu il suo fortunoso mezzo per creare e decorare, stuccare e fare scultura. Pare che uno dei suoi primi lavori commissionatogli, fu un enorme statua equestre in onore di Carlo II che doveva ergersi a Messina di cui rimane il bozzetto al Museo Nazionale di Trapani. 


Ma il popolo Palermitano seppe riconoscere in lui il grande artista tanto che le sue opere sono diffuse e ben custodite in varie parti e chiese della capitale siciliana. Voglio soffermarmi a una di queste, l'intero Oratorio di Santa Cita costruito appunto nel 1680. E' un'opera a dir poco monumentale da far naturalmente considerare il Maestro uno dei più grandi interpreti dello stucco barocco. Sulla parete in fondo all'Oratorio è rappresentata la Battaglia di Lepanto, mentre in altri lochi da considerarsi quasi come piccoli "teatrini" sono raffigurati i Misteri del Rosario, mentre le grandi finestre sono contornate da allegorie di statue, putti e ghirlande che assumono rilievo e meno a seconda della posizione della luce.
Palermo è invasa da queste opere di stucco barocco, sempre del Serpotta, cui vale la pena nominare l'Oratorio di San Lorenzo con rappresentato il suo martirio sulla grata, l'oratorio del Rosario di S. Domenico , in S.Francesco d'Assisi e per finire gli ultimi suoi lavori prima di morire in S. Agostino.

Roberto Busembai (errebi)
Immagini web: Particolari dell'Oratorio di Santa Cita e scultura del Maestro Giacomo Serpotta.

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