lunedì 11 novembre 2019

RIFLESSIONE D'AUTUNNO

E un altro giorno avvolge come un lenzuolo bianco, questo cielo e questa terra che l'accoglie nell'indifferenza, quella che ogni giorno trova al sorgere del sole oltre la collina alta che sovrasta, e un altro giorno ripara dietro gli alberi che spesso, spogli dei loro averi, chiedono perdono per non avere le troppe foglie ad ombreggiare, e passa inequivocabilmente sopra la gente che corre dietro a sfumature, fatti di attimi, di battiti di cuore, per non lasciarsi andare a sentimenti perchè, del giorno che è arrivato, non si può perdere tempo ad ammirare il ciclo della vita eterna, le nuvole che offuscano, divertendosi, un sole caldo ma non sufficientemente, vista la stagione, nessuno crede e pensa che se ci fosse un poco di riserbo a questo mare che agitato muove, come la terra insieme a tutto l'universo, forse ci sarebbero meno corse nelle strade e nei cieli, ci sarebbero meno guerre sotto questo immenso e piccolo insieme, spazio che ci comprende.
E un altro giorno si presenta, lui non trova mai una decadenza, un vuoto esistenziale, un mi tiro indietro perchè oggi mi sento male, lui non ha momenti di abbandono e di ripensamento, lui ogni giorno si presenta nuovo come se nella notte abbia trovato le forze per darsi un cambiamento, abbia cullato e riposato tutti i suoi sforzi e donarceli altrimenti.
E nascono in questo nuovo giorno, nuovi bambini che avranno forse il loro futuro, alcuni non vedranno neppure come è fatta la notte, altri sorvoleranno i giorni e giorni, alcuni contenti nel loro dolce cullare dei momenti, altri e forse troppi non sapranno distinguere il cielo dal mare perchè diversamente non conosceranno come vivere, e in questo nuovo giorno si parlerà di risorse, di affari e costruzioni, di lotte e di rancori, di invidie e difficilmente si sentiranno nominare, amore e pace, condivisione e accettazione, rispetto e educazione, saranno richieste innate di diritti sovrumani e un volta spalle generale ai doveri quotidiani. E nascono nuove guerre e nuovi conflitti esterni, che sono il male eterno di un menefreghismo totale del non voler conoscere cosa significa davvero vivere naturale, e conflitti e guerre interiori, che sono il male odierno di un essere umano che tutto trova naturale in un mondo che non è affatto tutto scontato e che anche il sole potrebbe non scaldare, la pioggia cessare di bagnare e il vento potrebbe diventare tempesta o nell'assurdo e nel silenzio totale, cessare per sempre di rinfrescare.
E un raggio tende e squarcia il cielo, è di nuovo mattino, quello vero, e allora aspettiamo che sia tutto sole questa stagione, che di caldo ha soltanto il colore.
Roberto Busembai (errebi)
Immagine web

Nessun commento:

Posta un commento

NEBBIA NEI SUOI PENSIERI

Lei dice che il sole è offuscato da nuvole sparse che gli proibiscono la luce, e forse non ha torto anche se il tiepido calore lo emana ugua...