E un altro giorno avvolge come un lenzuolo bianco, questo cielo e questa terra che l'accoglie nell'indifferenza, quella che ogni giorno trova al sorgere del sole oltre la collina alta che sovrasta, e un altro giorno ripara dietro gli alberi che spesso, spogli dei loro averi, chiedono perdono per non avere le troppe foglie ad ombreggiare, e passa inequivocabilmente sopra la gente che corre dietro a sfumature, fatti di attimi, di battiti di cuore, per non lasciarsi andare a sentimenti perchè, del giorno che è arrivato, non si può perdere tempo ad ammirare il ciclo della vita eterna, le nuvole che offuscano, divertendosi, un sole caldo ma non sufficientemente, vista la stagione, nessuno crede e pensa che se ci fosse un poco di riserbo a questo mare che agitato muove, come la terra insieme a tutto l'universo, forse ci sarebbero meno corse nelle strade e nei cieli, ci sarebbero meno guerre sotto questo immenso e piccolo insieme, spazio che ci comprende.E un altro giorno si presenta, lui non trova mai una decadenza, un vuoto esistenziale, un mi tiro indietro perchè oggi mi sento male, lui non ha momenti di abbandono e di ripensamento, lui ogni giorno si presenta nuovo come se nella notte abbia trovato le forze per darsi un cambiamento, abbia cullato e riposato tutti i suoi sforzi e donarceli altrimenti.
E nascono in questo nuovo giorno, nuovi bambini che avranno forse il loro futuro, alcuni non vedranno neppure come è fatta la notte, altri sorvoleranno i giorni e giorni, alcuni contenti nel loro dolce cullare dei momenti, altri e forse troppi non sapranno distinguere il cielo dal mare perchè diversamente non conosceranno come vivere, e in questo nuovo giorno si parlerà di risorse, di affari e costruzioni, di lotte e di rancori, di invidie e difficilmente si sentiranno nominare, amore e pace, condivisione e accettazione, rispetto e educazione, saranno richieste innate di diritti sovrumani e un volta spalle generale ai doveri quotidiani. E nascono nuove guerre e nuovi conflitti esterni, che sono il male eterno di un menefreghismo totale del non voler conoscere cosa significa davvero vivere naturale, e conflitti e guerre interiori, che sono il male odierno di un essere umano che tutto trova naturale in un mondo che non è affatto tutto scontato e che anche il sole potrebbe non scaldare, la pioggia cessare di bagnare e il vento potrebbe diventare tempesta o nell'assurdo e nel silenzio totale, cessare per sempre di rinfrescare.
E un raggio tende e squarcia il cielo, è di nuovo mattino, quello vero, e allora aspettiamo che sia tutto sole questa stagione, che di caldo ha soltanto il colore.
Roberto Busembai (errebi)
Immagine web
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