Si spengono nei boschi d'umidi pensati,
di foglie arse al sole e rami ormai ceduti
al mito di un'estate che ci lascia
come ogni anno spenta nel colore e
accesa ancora dentro il cuore.
Tacciono le grida dai prati e dalle spiagge,
sono rumori quelli che sovrastano,
auto sempre in camminare fremente e mai giulivo,
sono silenzi fatti di ricordi chiari,
di amori improvvisati sulla riva di un mare,
e cade nello smog giornaliero il nostro navigare.
Si accendono i colori nel bosco di autunnali,
calde e nuove cromature e sfumate
leggere di colori accesi che tendono a scaldare,
e cantano nei vigneti gli ubriachi della vita
e del frutto che di cogliere sono proposti,
vendemmia agita nei tini e fattorie hanno l'ultime
finestre aperte sul lontano mare.
E come vorrei averti accanto in questi momenti
di passaggio, momenti che colgono l'attimo
del sentimento e allargano con un niente il cuore,
ma certo queste sono solo sensazioni
che un misero poeta può notare
e far si che altri possano sentire,
non posso pretendere da te tutto questo,
la vita corre e sempre non perdona,
e allora fa come se ci fossi stata
e dammi il piacere di fermare queste fantasie reali,
lasciami scrivere e anche male,
ma non potrei io vivere guardando
solo il cemento che sale e dei motori bere gli oli.
Si spengono vecchi chiari colori,
si accendono quelli più grassi e forse un poco cupi,
ma sono solamente un processo naturale,
come lo è per me pensarti sempre
e abbinarti al mare.
di foglie arse al sole e rami ormai ceduti
al mito di un'estate che ci lascia
come ogni anno spenta nel colore e
accesa ancora dentro il cuore.
Tacciono le grida dai prati e dalle spiagge,
sono rumori quelli che sovrastano,
auto sempre in camminare fremente e mai giulivo,
sono silenzi fatti di ricordi chiari,
di amori improvvisati sulla riva di un mare,
e cade nello smog giornaliero il nostro navigare.
Si accendono i colori nel bosco di autunnali,
calde e nuove cromature e sfumate
leggere di colori accesi che tendono a scaldare,
e cantano nei vigneti gli ubriachi della vita
e del frutto che di cogliere sono proposti,
vendemmia agita nei tini e fattorie hanno l'ultime
finestre aperte sul lontano mare.
E come vorrei averti accanto in questi momenti
di passaggio, momenti che colgono l'attimo
del sentimento e allargano con un niente il cuore,
ma certo queste sono solo sensazioni
che un misero poeta può notare
e far si che altri possano sentire,
non posso pretendere da te tutto questo,
la vita corre e sempre non perdona,
e allora fa come se ci fossi stata
e dammi il piacere di fermare queste fantasie reali,
lasciami scrivere e anche male,
ma non potrei io vivere guardando
solo il cemento che sale e dei motori bere gli oli.
Si spengono vecchi chiari colori,
si accendono quelli più grassi e forse un poco cupi,
ma sono solamente un processo naturale,
come lo è per me pensarti sempre
e abbinarti al mare.
Roberto Busembai (errebi)
Immagine web
Nessun commento:
Posta un commento