lunedì 17 settembre 2018

CI METTERO' UN SEGNALIBRO

Ci metterò un semplice segnalibro,
uno di carta, molto colorato, dai disegni infantili
ma tanto vistoso e innocente,
tra le pagine del cuore,
per ritrovare sempre il segno
dove rimango aperto con l'emozione,
questo perchè ultimamente
da quando sono spuntati gli argenti
sui capelli e perse le costanti visioni vicine
e talvolta lontane,
le emozioni ballano libere
come pagine aperte dal vento,
e lacrime non hanno più un decoro,
scorrono come acqua di un rubinetto
aperto senza posa e senza ritegno.
Ci metterò un segnalibro,
almeno in quel giusto momento
sarò cosciente di gestire ancora in tempo
l'esondarsi di un fiume
o il sommergersi di un mare
di lacrime calde sulle guance,
che ridicolo, scorrono non
più velocemente verso il mento,
ma invadono quei solchi che rughe,
e sono tante, sembrano fosse naturali
su un grande delta che è il viso
di un'età che non ha più valore nelle date
o nei compleanni andati.
Ci metterò un segnalibro di disegni
d'alberi folti e di cieli azzurri,
di rondini che volano, e prati e fiori,
e pure un alito di vento in lontananza,
sperando possa
portare appresso i sentimenti liberi.
Roberto Busembai (errebi)
Immagine Ph. © Martin Stranka

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