Chiamalo come vuoi
quell'improvviso colpo
dentro il petto,
quel luccicare gli occhi
pure fosse notte,
quel brivido che assale
in un tramonto d'agosto,
quell'attimo scomposto
che ti prende male,
chiamalo come vuoi
quel battito irregolare,
quel fremito della mano
e del pensiero vago,
quel docile momento
di lasciarsi andare,
quel menefreghismo
di tutto quello che vale,
chiamalo come vuoi
quell'annaspare invano
sorreggersi da un frastuono
e ritrovarsi come un niente
sperso completamente
tra la gente.
Chiamalo come vuoi,
io lo chiamo amore.
quell'improvviso colpo
dentro il petto,
quel luccicare gli occhi
pure fosse notte,
quel brivido che assale
in un tramonto d'agosto,
quell'attimo scomposto
che ti prende male,
chiamalo come vuoi
quel battito irregolare,
quel fremito della mano
e del pensiero vago,
quel docile momento
di lasciarsi andare,
quel menefreghismo
di tutto quello che vale,
chiamalo come vuoi
quell'annaspare invano
sorreggersi da un frastuono
e ritrovarsi come un niente
sperso completamente
tra la gente.
Chiamalo come vuoi,
io lo chiamo amore.
Roberto Busembai (errebi)
Immagine web
Nessun commento:
Posta un commento