lunedì 1 ottobre 2018

A CHARLES


Soffro come un cane abbandonato,
sotto una pioggia incessante,
quella che mi esce anche
dall'occhio incosciente
che non posso più fermare,
soffro come un cane bastonato
sotto un ira senza freno
e che devo debolmente accettare.
Soffro come un uomo può soffrire
su boulevard e avenue,
nei ricordi,
nei suoni e nelle canzoni
che aleggiano su Parigi fatta sogno,
soffro come un amante può soffrire
la mancanza di un amore
che sempre ha avuto dentro il cuore.
Soffro come mai avrei pensato di soffrire
nel saperti non più cantore,
sognatore amante e artista dell'amore,
soffro nel saperti ormai lontano
più del tempo e del pensiero,
soffro e sono meno
ma un saluto spero possa ancora
a te arrivare,
quello che ti avrei sempre voluto
effettivamente dare.
Roberto Busembai (errebi)
Le temps des uns, le temps des autres, le tien le mien peut devenir notre.
Charles Aznavour ; Le temps (1964)
Immagine Charles Aznavour RIP

Nessun commento:

Posta un commento

SULLA PARETE

I ricordi sono parte integrante del dolore, sono gli artefici dell’intensità del dolore stesso, e pur cercando di evitarli si affacciano al ...