sabato 30 aprile 2016

MAGGIO

Nel sangue che stilla dal mio dito,
c'è tutto il suo sapore,
è spina di rosa antica
questo dolce dolore,
è profumo del suo roseo colore,
inferto da una spina del suo stelo,
spina per non aver disturbo
da qualche insetto in volo.
Colgo questi nobili fiori,
per rendere pensiero a una madre,
che di tutti è simbolo sacro invero,
Maggio è il mese del coraggio
coraggio di aver sacrificato un figlio
per un mondo di ghiaccio.
Rose sono corona del mese più bello,
del mese che tutto si incolora
e diventa caldo, mese che nei prati
si fiena già dell'erba
alimento puro dell'animale in stalla,
mese che non si scalda quel tanto da sudare,
nè si fredda quel tanto da freddare,
mese delle giornate piene di luce
dove la luna non riesce a salire in cielo
che sole gli è già dietro per un giorno intero.
Curo la ferita, il sangue più non stilla,
l'ultima goccia rossa è scesa sulla corolla
di un fiore appena nato,
di un fiore che con coraggio
crescerà in questo meraviglioso Maggio.
Roberto Busembai (errebi)

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