giovedì 28 aprile 2016

GENERALE (da un'opera di Francesco de Gregori)



Sugo di carne con pomodoro fresco,
è il profumo di questo ritorno,
di colui che ha rivisto il mare
e sospirato il fuoco dei legni sulle spiagge,
o muschi sotto i boschi, tra funghi freschi
e fiori di campo, dietro una collina
nel casolare accanto.
Quante le lacrime versate
nei barattoli del latte fresco,
munto per liberar le bestie
e gettato ai gatti sulle soglie,
quante le lacrime sopra i ricordi
e sulle attese vane,
di una donna sola tra le donne
forse lei era il Generale.
Sopra quel treno che ti porta a casa,
c'è tutto l'amore di una giovane carina,
baciata sulle rotaie una fredda mattina
e nella nebbia delle bombe,smarrita
ma non dimenticata.
E la ferita, madre, l'hai ancora aperta
e quante ancora uguale a te
debbono soffrire, non c'è
la lacrima sul latte in questa storia
ma solo un vento nuovo
che mette odore di tempesta
oh Generale quanta sofferenza,
o gioia nel vederti ritornare.
Dietro la collina s'alza il fumo
acre, grigio di una tenue speranza,
posa il grembiale, esci dalla cucina
e prepara i funghi che avevi seccato
Generale lui è ritornato.
Roberto Busembai (errebi)
Immagine: John Rogers - CoxGray and Gold (1942)

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