venerdì 6 settembre 2019

I DUE CANI

Un vecchio cacciatore aveva in possesso due bellissimi e diligenti cani, intelligenti e fedeli al suo volere.
Uno era un abile predatore, e usciva sempre con il suo padrone, alla cerca di animali o selvaggina, si intrufolava tra pruni e nei boschi, fiutava le prede fino alle loro impervie tane e nascondigli, correva dalla mattina alla sera e riusciva sempre a portargli qualcosa di buono.
L'altro invece se ne stava sempre accovacciato a poltronire in casa, spostandosi tra una stanza e l'altra, tra un cuscino e una poltrona, dormiva e si svegliava soltanto per scacciare la noia o per mangiare, e aspettava la sera, con dovuto entusiasmo, quando sarebbe rientrato il suo padrone.
Infatti era in quel momento che avrebbe avuto come merito al suo non fare niente, un bel pezzo di carne o qualche saporito osso da sgranocchiare,e era sempre in quel momento che avrebbe ricevuto tutte le carezze e le coccole che un bravo padrone possa fare al suo compagno animale.
E proprio queste smancerie e queste attenzioni erano diventate il tarlo negativo del primo cane che cominciò a lagnarsene con il suo simile:
Credo che sia iniquo l'atteggiamento del nostro padrone. Io che lavoro tutto il giorno, mi faccio in quattro per trovargli cibo, che metto a rischio, talvolta, pure la mia vita, pur di accondiscendere ai suoi desideri e spesso mi prendo anche bussi e rimproveri se non mi comporto bene, non ho mai un complimento e un'attenzione; mentre te, che vagabondeggi tutto il giorno, che a malapena abbai per farti sentire, che dormi e tiri la giornata spostandoti pesantemente da un letto a un divano, la sera vieni omaggiato e coccolato godendo così del frutto del mio pesante lavoro1
Caro mio – rispose l'altro cane sbadigliando - che colpa ne ho io? Il padrone mi ha insegnato a non lavorare e a vivere agiatamente e della fatica altrui.
Dell'incapacità, della svogliatezza e dell'oziosità dei figli ne sono colpevoli solo e esclusivamente i loro genitori.
Mio riadattamento di una favola di Esopo
Roberto Busembai (errebi)
Immagine web Incisione stampa antica Howitt

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