mercoledì 5 giugno 2019

PHILIPPE DAVERIO - QUATTRO CONVERSAZIONI SULL'EUROPA

Si parla e si discute pure, siamo ancora in balia dopo anni e anni a rimuginare sul fattore “Europa”, sulle probabili separazioni e distacchi o sugli sbagli intercorsi, siamo ancora a domandarsi se siamo o non siamo Europei, se ci sentiamo davvero coinvolti in questo insieme di stati, comuni, regioni, insomma se siamo poi considerati per stare in un'Europa che sembra e pare condizioni la permanenza solo esclusivamente sul fattore economico. Ma non voglio e non ne sarei neppure in grado di farlo, parlare e polemizzare su questi concetti. Da parte mia, come cittadino del mondo ho una visione espansionistica del concetto Europa e se vogliamo anche e sopratutto umana e sentimentale, che certo non conferisce e non si addice alla società odierna basata sul Dio soldo, e comunque restando sul mio umile pensiero, io parto dal principio del valore umano e vedo solo ed esclusivamente la persona, e noi “Europei” ci assomigliamo in tutto e per tutto e abbiamo uno scambio di vedute, di genialità, di tradizioni, di culture molto simili e molto comuni.
Il libro che ho letto recentemente, è giusto un esempio di come nei secoli e nei secoli passati e trascorsi, nonostante non esistesse una firma e un contratto, lo scambio e le vicissitudini positive, a volte anche combattive, ma sempre con un principio totale e univoco, tra i paesi Europei, c'è sempre stato e sempre si è amalgamato. Philippe Daverio si interroga con fatti e con ironica visione sul concetto Europa visto appunto da parte dell'umana persona, scruta e si intrufola in un medioevo, nei contrasti e negli allori del seicento e del settecento e ci propina una “diversa” veduta dei fatti sotto il concetto Europeista del tempo. E' un libro viaggio che si legge amorevolmente e con punte di sarcasmo e di intelligente ironia che ti lasciano davvero un sapore divertito e intelligente in testa e nel cuore, un tuffo nel passato che se si ha a disposizione una giornata, magari vista l'estate che avanza, seduti su una sdraia al mare o in un prato in montagna, si può leggere tutto il libro e rimanerne incantati. Non ci sono espressioni, insegnamenti, opere d'arte da analizzare e concezioni pro o contro l'Europa, assolutamente, il libro, ovvero Daverio, si pone e ci pone delle “conversazioni” sull'Europa arrivando persino a parlare dei cibi e dei vini.
Un libro nuovo, a mio parere anche molto diverso dai libri “artistici” a cui Daverio ci ha abituato, singolare e che propongo vivamente di leggere, se non altro per avere una visione più “umana” di un'Europa che c'è la tendenza a bistrattare.

Roberto Busembai (errebi)
Immagine web copertina del libro

Nessun commento:

Posta un commento

COME UN BOCCIOLO DI FIORE

Ti ho vista ancora in un bocciolo di fiore, petali nuovi come la sensazione, non era una rosa rossa regina di ogni cuore non era margherita ...