Questa settimana la nostra intervista raddoppia, e non solo è difficoltosa per il numero, ma soprattutto per chi sono quei due personaggi...addirittura e sorprendentemente e graditissimi , Sandra Mondaini e Raimondo Vianello.
R (Raimondo) - Naturalmente il solito errore di presentazione, io dovevo essere citato per primo
S (Sandra) - Per quale motivo? Se si va per ordine alfabetico, caro mio, io sono M
R - Ma io sono più anziano! Rispetto!
Io - Buongiorno e accomodatevi prima ancora di iniziare con le vostre simpatiche battute.
S - Battute? Questa è stata la realtà, vivere con quello mica era facile......sempre serio, compito, e maleficamente comico e funereo...
R - E certo, in famiglia c'era già la svampita, la chiassosa, la ridanciana....una basta non crede?
Io - Io comunque sento ancora quel tanto amore che avete sempre dimostrato....
R - Amore? Sopportazione forse....
S - Da tanto che mi voleva bene, in un nostro anniversario di matrimonio, credo il quarantesimo, mi regalò una rosa, un pacchettino e sul biglietto "con simpatia".
Io - Ma parlatemi del vostro primo incontro....
R - Ah l'incontro , ma forse non c'è mai stato, o forse ....
S - Lo vuole sapere il nostro incontro?...Io ero allora fidanzata con un produttore, era una cosa seria....
R- Te seria?
S - Fammi parlare, altrimenti sbuffo.......lui invece "filava" con una ballerina...si figuri..
R - Si figuri cosa? Era una cosa seria.....
S - Chi seria?......recitavamo nella stessa compagnia del "Dove vai se il cavallo non ce l'hai" e una sera al ristorante con i colleghi, lui, mentre gustava una cotoletta, mi guarda e mi dice "Lo sai che mi sono innamorato di te!" e poi si rigira subito e chiacchiera del più e del meno con Bramieri. Ho sempre avuto il dubbio che dicesse alla cotoletta guardando l'allora "voluminoso" Gino.
R - Si in effetti mi è venuto male quel pensiero....
S - Tanto male che dopo due giorni senza che io sapessi niente avevi liquidato quella la....
R- Stella. Stella si chiamava, ma anche te senza che io lo sapessi ( perchè se l'avessi saputo non avrei forse liquidato nessuno) avevi rotto con il grande produttore pubblicitario.
S - E poi mi promettevi sempre di sposarmi e la sera progettavi una data e il giorno dopo la rimangiavi...
R - E corresti da mammà...
S - Ma almeno ebbi la data fissa, me la telefonasti....aveva paura di perdermi.
Io - Siete sempre stati sulla scena quello che poi eravate nella vita
S - Che vita...."che barba, che noia, che barba...
R - In effetti Sandra è sempre stata portatrice di movimento
S - E Raimondo di noia......
Io - Ma sinceramente.....tradimenti?
S - Magari...se lo sarebbe meritato quel guardone...
R - E chi volevi che ti guardasse se non io.....e poco comunque.
Io - Ho capito, lasciamo il personale e ritorniamo ai vostri famosi lavori, Sandra lei ha lavorato con Macario, soubrette e poi attrice, in televisione a Canzonissima con Paolo Poli....
S - Arabella la dispettosa bambina....che carina che ero e effettivamente Paolo talvolta rimaneva piuttosto intimorito di come lo assalivo
R - L'ho sempre avuto come esempio...mai assecondarti!
Io - Lei Raimondo con Ugo Tognazzi
R - Si, Uno due e tre, è stato un incontro casuale, lui era seduto su una panchina, sul palco, e aspettava un altro che non venne per malattia, io ero dietro le quinte per comparsa e mi "buttarono" sinceramente sulla panchina. Ugo mi guarda stupito,io lo fisso incredulo e il telone si apre.......ci fu una sonora risata e un grandissimo applauso, non avevamo detto ancora niente ma i nostri sguardi dimostrarono il nostro fortunato connubio.
Io - Ma comunque il nostro ricordo è nei lavori che avete prodotto insieme
S - Ma in effetti la nostra vita era lo spettacolo e spesso ci vedevamo sul palco invece che a casa......poi lui era sempre occupato, a leggere, telefonate, sport
R - Dovevo distrarmi da te!
S - Diciamo che pensavi a come disfarti di me.....
Io - Non sto a nominare i vari programmi Rai, ma poi la Fininvest dove siete ancora una mancanza con casa Vianello
R - Ma lo sa che quando Berlusconi ci fece l'alettante proposta di entrare nella Fininvest, io pensavo che non fosse poi tanto ricco come pensava di farmi credere, perchè gli volevo offrire, visto che era venuto a casa mia,un bicchiere di vino, e lui invece mi chiese se ci avevo un panino.
S - Sei un cretino. Non cambierà mai....
Io - Non voglio intaccare questa simpatica intervista, ma nonostante la vostra bella favola di vita e di lavoro, avete purtroppo avuto anche voi problematiche di vita non indifferenti che vi hanno sempre messo alla prova e delle quali comunque vi siete fatti promotori per la lotta ....
S - Rispondo io, che forse ne sono stata più intaccata, anche se Raimondo ha iniziato prima di me......ho imparato da lui e poi io stessa ho avuto conferma, che bisogna portare sempre il sorriso dentro e fuori se si vuole combattere e essere uniti e non nascondersi, la malattia non è un reato o una cosa oltraggiosa, è un effetto naturale che può colpire chiunque e quel chiunque siamo stati anche noi due.....Ho detto mi ha insegnato lui, perchè quando gli fu diagnosticato il tumore al rene, la sua preoccupazione era di perdersi di vedere la televisione, c'erano le Olimpiadi di Monaco, mentre io inesperta e impaurita allora non facevo altro che ripetergli..."ma hai un tumore"....
R - Che barba che noia che barba.....
S - Eh no questo lo dico io...
Io - Grazie mille di essere venuti è stato un grande onore per me
S e R - Noi ringraziamo chi ancora ci pensa e ci ricorda, vi amiamo ancora, da lassù.
Roberto Busembai (errebi)
Immagine web ( Sandra Mondaini e Raimondo Vianello)