Dubito e spesso penso
quanto resta del
poco che ci siamo detti,
note sulle righe
per un concerto aperto,
poi pause sempre
più lunghe e
solfeggi vuoti,
quanto mimo
nelle mani e
nelle carezze
pur di arrivare sani.
Dubito e spesso penso
quanto mi manchi
del silenzio,
la nota principale
che fa del pentagramma
la base per suonare.
Sei stata un "sol" smezzato
quasi sottotono,
e ora io dirigo,
con le mani aperte
un piccolo vago suono,
schioccare delle dita
e applausi silenti.
Dubito e spesso penso
che non resterò comunque,
sempre solo.
quanto resta del
poco che ci siamo detti,
note sulle righe
per un concerto aperto,
poi pause sempre
più lunghe e
solfeggi vuoti,
quanto mimo
nelle mani e
nelle carezze
pur di arrivare sani.
Dubito e spesso penso
quanto mi manchi
del silenzio,
la nota principale
che fa del pentagramma
la base per suonare.
Sei stata un "sol" smezzato
quasi sottotono,
e ora io dirigo,
con le mani aperte
un piccolo vago suono,
schioccare delle dita
e applausi silenti.
Dubito e spesso penso
che non resterò comunque,
sempre solo.
Roberto Busembai (errebi)
Immagine web
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