venerdì 5 gennaio 2018

VIENE VIENE LA BEFANA

Erano notti fredde
gelate sulle strade
e sulle campagne aperte,
la neve aveva fatto
la sua dolce comparsa,
e bordo tetti
ghiaccioli ornavano le case,
eppure in quelle notti
qualcuno stava assorto,
nel letto quasi dormitorio,
si stava in tanti
e si stava caldi,
perchè allora non c'era
il Babbo Natale,
ma solo una vecchina
che in una speciale notte
portava ai bimbi buoni
regali e biscotti,
carbone poi toccava
a quelli più birichini,
e in quanti si pensava
di avere quella sorte.
Erano mattine gelide
nelle albe e nelle colline,
soffiava spesso il vento
e spazzava sulle aie
meglio di una scopa
in saggina o di sterpi,
ma nella cucina ancora
dal camino in custodito caldo,
seppure fredda e cupa,
piedini scalzi
poggiavano sui mattoni,
e grida di gioia
svegliavano pure i galli,
che di svegliarsi
non avevano voglia,
erano umili doni
sulla tavola di legno
o marmo qual si voglia,
ma così grandi dentro
l'occhio e nel cuore
da far contenti
tutti dai piccini
ai grandi che
gli erano costati
ore e ore.
Roberto Busembai (errebi)
Immagine web

Nessun commento:

Posta un commento

L'AUTUNNO AD ASCIUGARE

Ho appeso, come panni stesi, l’autunno ad asciugare, le foglie i frutti le giornate oscure, voglio sentirlo caldo del promesso sole di river...