E' rinchiuso in un passare
di fiume nel silenzio,
tra le foglie morte
e ghiaccioli ai rami,
un tremolio di nebbia
e gocce sul viottolo di casa,
è ancora appeso
al profumo della neve
al camino acceso
tra faville e cenere sul pavimento,
dalle numerose coperte
e dal tepore del fiato
delle bestie,
nelle stalle e negli ovili
tra polli e conigli a vagare.
E come in una scatola stretta
stretta, dove non trovi
come chiudere per posare,
sta un Natale,
o forse cento,
adagiato a riposare
in un eterno sognare.
E chiudo finalmente
con un fiocco rosso,
rami d'abete e agrifoglio,
il sorriso dolce di mia madre
e la mano sulla spalla
di un padre fiero d'esser tale.
Roberto Busembai (errebi
Immagine web
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