TANTI AUGURI DI BUON ANNO AMICI CARISSIMI
Com'è abitudine e convenzione al fine di ogni anno si fa un discorso generale che sintetizzi il trascorso, poi si aggiungono le lodevoli considerazioni per il tempo giudicato sufficiente mentre si rimprovera dolcemente il periodo che noi riteniamo insufficiente, annoveriamo con lamentevole suono della voce, i malanni che ci hanno colto nel lungo anno, in quelli che fortunatamente ce ne siamo liberati e di quelli che purtroppo rimangono pretendiamo e crediamo in un loro miglioramento, elogiamo o disprezziamo totalmente il luogo, il lavoro, la società che ci ha avvolto e ci tiene in vita ogni momento e poi arriviamo ai proponimenti e alle volute e "dovute" speranze che l'anno nuovo ci riserva.
Io sapete cosa faccio? vi scrivo questo sonetto.....o poesiola...o chiamatela come vi pare....
Io sapete cosa faccio? vi scrivo questo sonetto.....o poesiola...o chiamatela come vi pare....
L'anno in quanto tale
è come un uomo e
ogni nato nuovo è sempre uguale,
la testa con due occhi grandi,
le braccia con apposite mani,
le gambe per muoversi nel tempo,
ma quello che conta
in ogni periodo o stagione,
è quel qualcosa che nasconde dentro,
che nell'anno è il tempo che ci è donato
nell'uomo è il cuore
che si spera sia ben usato.
è come un uomo e
ogni nato nuovo è sempre uguale,
la testa con due occhi grandi,
le braccia con apposite mani,
le gambe per muoversi nel tempo,
ma quello che conta
in ogni periodo o stagione,
è quel qualcosa che nasconde dentro,
che nell'anno è il tempo che ci è donato
nell'uomo è il cuore
che si spera sia ben usato.
Roberto Busembai (errebi)
Immagine web
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