Che buffa è la vita
che gioca
con il bene ed il male,
che rotola piano
sul selciato del mondo
il suo gramo respiro
di un tempo passato
che non ha ritorno.
Che buffo pensare
di essere biglia
in un gioco di bocce
di cui siamo il mirino
e la sorte,
su pensieri volati
e altri che non possono
librarsi nel cielo.
Che buffa è la vita
per chi la dirige
con mani callose
di invidie e rancori,
similitudini di amori
perduti nei tuffi di cuori,
silenzi di ghiaccio,
e tuona per sempre
su questo mondo sconosciuto
ai molti che lo pensano solo.
Che buffa è la vita
che in un filare
di neri cipressi
sul ciglio di una collina
trova sempre un raggio
di sole a far risaltare
e scandire il contorno,
ma arriva sempre un tramonto
e nella notte
i cipressi perdono pure il colore.
Roberto Busembai (errebi)
Immagine web: Photo Gavin Dunbar
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