venerdì 3 aprile 2020

UN PASSANTE

Era caldo, quell'estate al paese,
era caldo e c'erano
poche persone a vedere
le nebbie del mattino
che s'alzavano presto
dall'umido calore posato,
era caldo anche nel cuore
e si sentivano dentro
i sogni e le parole
di una notte trascorsa
a le stelle donata,
dalle finestre aperte
per un raggio d'aria fresca
a cedere nel letto.
Il silenzio che invade
ora, adesso,
nelle solite strade
non è più quello stesso
di cui stavo a narrare,
è un silenzio che rende
anche il sole
un mero spiraglio
un'icona nel cielo,
solo per obbligo naturale,
le finestre sono aperte
per percepire
l'effimera sensazione
di essere fuori,
respirare del passato presente
e ritornare
a preparare le ali,
perchè ci hanno insegnato
a sperare
e non solo a morire.
Roberto Busembai (errebi)
Immagine web: By Ando Fuchs

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