Si dice che sia Aprile,
dal sole che bussa alle finestre,
da quel tepore lieve
che scalda prati e valli,
la margherita in fiore
e presto altri fiori,
dai boccioli segreti
a gemme sopra i rami.
Si sente che sia Aprile
dalle rondini nel cielo,
dai passeri sul ramo,
da nuvole leggere
che passano sconosciute,
sono passeggere
pure le brutte giornate,
le piogge e le brinate,
e neve a dimenticare.
Si narra che sia Aprile,
da una croce che sovrasta,
da settimane “sante”,
da sirene nelle strade,
mai resurrezioni,
da speranze sospese
per uscirne fuori.
Si, siamo in Aprile
e verrà anche Maggio
non è solo coraggio,
ma partecipazione,
e forse primavera
diverrà estate
in un animo migliore.
dal sole che bussa alle finestre,
da quel tepore lieve
che scalda prati e valli,
la margherita in fiore
e presto altri fiori,
dai boccioli segreti
a gemme sopra i rami.
Si sente che sia Aprile
dalle rondini nel cielo,
dai passeri sul ramo,
da nuvole leggere
che passano sconosciute,
sono passeggere
pure le brutte giornate,
le piogge e le brinate,
e neve a dimenticare.
Si narra che sia Aprile,
da una croce che sovrasta,
da settimane “sante”,
da sirene nelle strade,
mai resurrezioni,
da speranze sospese
per uscirne fuori.
Si, siamo in Aprile
e verrà anche Maggio
non è solo coraggio,
ma partecipazione,
e forse primavera
diverrà estate
in un animo migliore.
Roberto Busembai (errebi)
Immagine (ERREBI)
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