venerdì 28 febbraio 2020

COME RIMANERE A GALLA

Nascono dietro le colline,
mattone su mattone,
i muri dal rimpianto
di non averli costruiti prima,
e nascono con la rabbia,
quella che dicono nuova,
ma era quella di sempre
nascosta sulla riva,
nascono separazioni
di ferro e di virus letali,
nascosti sopra i rami
di una coscienza vecchia
che non ha mai conosciuto
cosa significasse
il rispetto verso il sole.
E sulle sponde di un fiume
che scorre verso
il cielo aperto all'orizzonte
galleggiano le scorie
di un presente
che non conosce riparo
se non quello
di tenersi a galla
a costo di tutto e di tutti
senza cognizione.

Roberto Busembai (errebi)
Immagine web

giovedì 27 febbraio 2020

MI SERVE QUALCUNO

Mi serve un qualcuno
ad aiutarmi a riunire
questi impercettibili pensieri
confusi come
un riflesso su una pozzanghera d'acqua
che si forma dopo
il troppo piovere esausto,
mi serve un appoggio
un sospiro
un sorso da bere
per cancellare questi attimi
persi, per il muoversi
di un liquido sporco dalle intemperie,
e non chieda nemmeno
in cambio una rosa.
Mi serve qualcuno
ad aprirmi la porta nel cuore,
perchè quella del pensiero
è spalancata anche troppo
e non trova il coraggio
per rientrare.
Roberto Busembai (errebi)
Immagine web: By Manuel Plantin

mercoledì 26 febbraio 2020

C'E' UN SILENZIO

C'è un silenzio che sfiora la mente,
è un abisso gettato nel mare,
un oceano aperto al vento del cuore,
che le onde portano lontano
verso lidi deserti,
isole vuote,
palme o sentimenti,
e poi scivola come olio sul pane
sulle mani vicine,
e sfiora come piuma un attimo caldo
senza quasi toccare.
C'è un silenzio che sfiora le dita
di due mani vicine per sempre.
Roberto Busembai (errebi)
Immagine web

martedì 25 febbraio 2020

LASCIAMOCI TRASPORTARE

Lasciamoci sopraffare
dal profumo di un sogno
e dal candore di un bisogno,
un petalo che cade
l'altro che vola trascinato
da un vento pacato,
un fiore che non porta spina,
un sorriso anche solo accennato,
una stretta nel cuore
di una goccia di profumo
che altera il colore.
Lasciamoci avvolgere
nel rumore avverso
e riempiamolo del silenzio
quello fatto di battiti
e di pensieri aperti
verso un meglio sereno
vivere naturale.
Lasciamoci trasportare
da quello che sapremmo
veramente fare,
amare.
Roberto Busembai (errebi)
Immagine web

sabato 22 febbraio 2020

SALE OLTRE


Sale oltre
e copre in trasparenza
vaga e cupa
oltre la sua evanescenza,
sale come musica
e copre come un velo
senti il cuore
e non vedi il suo pensiero,
sale oltre
e copre in trasparenza
sia la nebbia
che la vita nella sua essenza.
Roberto Busembai (errebi)
Immagine web By Philip Rebstock

venerdì 21 febbraio 2020

E IO ME NE FREGO

Il ramo da tempo
ha perso le foglie
e sempre pare che
sia inverno
e io me ne frego,
la luce del sole
è sempre più fredda
nell'orizzonte
e non ci sono le
stagioni di sempre
e io me ne frego.
Sul fiume galleggia
un residuo di bottiglia
in plastica bianca
la vela gli manca
e io me ne frego,
il mio vicino è tornato
da un lungo viaggio
e forse qualche cosa
di nuovo ha portato
o ho trovato sotto casa
malato ora sta
e io me ne frego.
E poi il mondo un giorno
ci dirà che non c'è tempo
e che siamo all'ultimo
piano di un grattacielo
che come dalle torri gemelle
non resta che gettarsi di sotto,
e io, come tutti e tanti purtroppo,
me ne frego.
Roberto Busembai (errebi)
Immagine web by ©yama-bato

giovedì 20 febbraio 2020

SE TUTTA LA GENTE DEL MONDO

Se tutta la forza che la gente
del mondo spreca nel tempo,
se tutte le ore che la gente
del mondo perde a sprecare,
se tutte le parole di tutta la gente
del mondo che perde a farle volare,
se tutta la gente del mondo
potesse davvero giocare,
ogni onda del mare
sarebbe un maroso per andare
più su.
Se tutta la gente del mondo
sapesse trovare il sapore
del sale, quello bianco, lucente,
puro e innocente,
sarebbe come trovare
il senso di quel correre invano
che non porta lontano.
Se tutta la gente del mondo
potesse viaggiare nel cuore
e capisse che il treno ha
sempre una stazione,
sarebbe felicità
quello che rimane e resterà.
Roberto Busembai (errebi)
Immagine web: Rui Palha Street Photography - Surfing on the rain

martedì 18 febbraio 2020

MI MANCHI

Il vento sussurra
sul greto di un fiume,
mi manchi stavolta
in questo cielo di sole,
eppure già oltre mi vedi
con il vestito di tulle
alzato da folate leggere,
un biscotto friabile
tra i denti
e le labbra di tenue colore
rosa antico.
Mi manchi, insisteva,
oltre il ponte di legno
naturale struttura
sopra il lento fluire
delle correnti di fiume,
e il cappello che vola
tese larghe sul viso
a far ombra ad un
audace luce solare,
e mi manchi
nel calore di un giorno,
al tepore dell'ombra
al muovere di una canna,
al canto di un fagiano
nascosto tra rovi e cespugli,
che il vento già scuote,
e tutto innalza e spolvera
come rena e polvere chiara.

Roberto Busembai (errebi)
Immagine web

domenica 16 febbraio 2020

PUZZLE

Stracci sdruciti,
parole strappate,
fogli di giornale e cicche
abiti scoloriti,
conchiglie vuote
sabbie dentro vetri,
tempi passati,
impasti del momento
stirature di filamenti
accesi torbidi passioni
misto di ricordi
come pezzi di aquiloni,
una trina di cotone,
un vaso rotto,
un senza fiore,
e domani è pure un
altro giorno
che hai già dimenticato
di trascorrere,
senza fiato,
con una toppa al cuore
e un rammendo alla bocca
per non parlare.
Roberto Busembai (errebi)
Immagine web by Susie Lafond

sabato 15 febbraio 2020

UN'IMPRONTA PROFONDA

L'hai lasciato sul bordo del mare
quel vestito scollato che
leggero ti stirava la pelle
e ti donava una luce speciale
sul volto abbronzato,
l'hai lasciato al vento volare
per dimenticare quel giorno
che qualcuno ha osato
con la brezza ed il sale,
dolcemente levartelo
col sottile desiderio
di onde agitate.
E su quel bordo del mare
hai lasciato anche impressa
un'impronta profonda
che nessuna marea riesce
a coprire e portare nel profondo
di un blu marino che
nessun pittore saprebbe
mai rappresentare.
Roberto Busembai
Immagine web: “Gone swimming”, by Daniel Pollera

venerdì 14 febbraio 2020

SE FOSSI...SONO (Un San Valentino per tutti voi con affetto)


Se fossi la luna ti bacerei
al bordo di una stella,
se fossi il sole ti abbraccerei
sul confine del mare,
se fossi il vento ti avvolgerei
al muovere delle foglie,
se fossi la pioggia ti scalderei
con il vapore della terra,
se fossi quello che non sono
ti disprezzerei per sempre
e non ti donerei il mondo,
ma sono uomo
e ti voglio bene,
e se fossi, mi basta quel che sono,
e ti dono tutto quanto,
bacio, abbraccio e sentimento.
Roberto Busembai (errebi)
Immagine web

giovedì 13 febbraio 2020

LA MIA CITTA'

La mia città ha pomeriggi soli,
abbandonata ai fasti dei suoi
passati splendori,
ha strade e luci soffocate
dai nuovi e chiassosi rumori,
alberi che la sovrastano
piume di foglie che cadono
stressate sui cigli asfaltati,
nuvole sparse sui campanili
e torri antiche
che rilasciano il suono
di campane elettrizzate.
La mia città è chiusa
nelle mura come un forziere,
volano parole e pensieri
dentro e non escono fuori,
come i ricordi e le sensazioni,
tiene nascosti i suoi errori
e cangia le sue avventure,
lascia a chi ci è nato
un senso di antico dentro il cuore
vestito di un moderno forzato,
i colori si consumano
sulle facciate di tristi palazzi,
e nelle fontane si lavano
le ferite e le cose perdute.
La mia città ha il suo
unico e regale sapore,
e la mia vita gli appartiene
perchè uguale risente
dei suoi pomeriggi soli,
e di un rumore stressante
che il silenzio non riesce
a pacare.
Roberto Busembai (errebi)
Immagine ERREBI

mercoledì 12 febbraio 2020

IMPERVIE SPERANZE

Non bastano i sogni
per lasciarsi trasportare,
non errano i fiori
sopra i prati ormai seccati,
e l'anima grida il silenzio
sulla collina del cuore
quando un sole materno
si specchia nel fiume.
Non bastano le illusioni
a cogliere sulla riva del mare
la conchiglia svuotata
a seccare del sole
che traspare tra una nuvola nera
e una nuvola chiara.
E ti senti afferrare
dalla prima folata leggera
che si cela dietro il monte
per non darti la soddisfazione
di poterla anticipare,
e sulla spiaggia rimane
il pulviscolo di una lacrima
spenta al fuoco che ardeva
e che sulle colline si è perso
o sepolto tra foglie ormai gialle,
per il tempo passato
e che non vuole tornare.
Roberto Busembai (errebi)
Immagine web

domenica 9 febbraio 2020

IL CANTO DI UN GABBIANO

Il canto di un gabbiano
s'infonde nrl cielo
e come spina punge nel cuore,
lascia sulle onde
una stilla rossa
d'amore perso
in una tempesta
dove il mare non perdona.
E s'alza pure il vento
per disperdere
voce, canto e cuore.

Roberto Busembai (errebi)
Immagine web: By © víctor m. alonso

sabato 8 febbraio 2020

E COM'E' BELLO

E come è bello
anche aspettare
sapendo che poi
dietro quella porta
ti vedrò di nuovo arrivare,
e come è bello
saperti lontano
con la concretezza
che sei sempre vicino
nonostante l'assenza,
e come è bello
ritrovare un sorriso
perso in un attimo
di vuoto non valutato,
che il destino ci ha dato,
com'è bello saperlo
trovare, quel calore
che nascosto si celava,
solo perchè la natura
voleva il silenzio.
E com'è bello
aspettarti sapendoti
che presto ritorni
e chiuderai quella porta.
Roberto Busembai (errebi)
Immagine web By: Cameron Bushong

venerdì 7 febbraio 2020

MI MANCHI

La città si accende
a una notte che scende,
non ci sono parole ma
rumori ovattati
dalla scia del silenzio
che naviga dentro il mio cuore,
poi passano auto veloci
un passante che audace
attraversa il viale,
sento il fuoco che arde
come smog che acre
rode alla gola,
io lo sento attanagliare
come ruggine rossa
del colore del cuore.
E la notte sovrasta
si dovrebbe dormire
o se non altro posare
il pensiero ai sogni
che si fanno acchiappare,
ma sono solo me stesso
e ti vengo a cercare
perchè so che nel vago
scorrere delle stelle
anche tu mi vieni a cercare.
Stai tranquillo non ti lascio cadere,
non potrei perdere ora
quel bisogno che sento
da sempre
e la notte comincia,
forse, a tacere.

Roberto Busembai (errebi)
Immagine web

martedì 4 febbraio 2020

TI SCRIVO DI NUOVO

Mi sono trovato a doverti parlare
con un'antica penna 'stilo
su un foglio bianco di carta,
inchiostro che cede leggero
lasciando una traccia di frasi
e parole, misteri curiosi della mente
che la mano trasforma
in delicate forme di un disegno preciso,
mi sono trovato a doverti riscrivere
perchè possa restare nel tempo,
quello che spesso si pensa
e difficilmente viene sulle labbra
e si spezza nella gola,
sono quelle parole che rimangono
perchè tanto preziose
da poterle elargire per poi
magari perderle nel vento.
Mi sono trovato a doverti lasciare
questo nobile scritto
da potertelo poi appoggiare
sul tuo cuore e inserirlo nella mente
a ricordo di un attimo eterno
quello che ti dice di volerti bene
per sempre.
Roberto Busembai (errebi)
Immagine web

lunedì 3 febbraio 2020

NON VOGLIO PARLARE DA SOLO

“Ci sono silenzi nel cuore che lasciano voci gridare, ci sono silenzi nel cuore che non si riesce a sedare e spesso da soli ci si ritrova ad ascoltare. Ci sono silenzi che lasciano un vuoto nel cuore e altri che invece innalzano raggi di sole, ci sono silenzi che piangono pure.”
(errebi)
Non voglio parlare da solo
sulla riva del mare,
granello di sabbia
lasciato alle intemperie
del vento salato che vola,
non voglio sentire il mio fiato
vapore che sale dall’onda
che lieve mi sfiora
la mano e il mio piede,
voglio ancora sentire
dell’onda la forza corrente,
della brezza leccare
il suo aspro sapore
e ritrovarlo anche dolce
come un uomo può fare.
Non voglio parlare a quel sole
che tramonta nel cuore
assaporo nell’aria
il tiepido ultimo raggio
e poi aspetto che l’alba ritorni,
ci vuol tanto coraggio
a dormire da solo sulla spiaggia.
Roberto Busembai (errebi)
Immagine web by Gabriel Cabellan “Un matin en Bretagne”

sabato 1 febbraio 2020

E' ARRIVATO FEBBRAIO

Non voglio pensare
alla neve,
quella bianca che lenta
cadeva nel cuore
di un'infanzia stravolta,
non voglio pensare
a un caldo delle stanze
solo se le coperte
quella notte erano
dalla mia parte,
non voglio pensare
al desiderio oltre
una finestra ghiacciata
dal tempo e nel sentimento,
non voglio pensare
ma anche quest'anno
è arrivato Febbraio
e mi porta, insistente,
a doverci pensare.
Roberto Busembai (errebi)
Immagine web

CI INCONTREREMO

Saliremo insieme e non ci sarà più la corsa della vita, ci incontreremo sul quel balcone lasciandoci dietro le antiche scale del tempo. Non ...