mercoledì 8 maggio 2024

SULLA PARETE



I ricordi sono parte integrante del dolore, sono gli artefici dell’intensità del dolore stesso, e pur cercando di evitarli si affacciano al nostro cospetto impavidi e subdoli senza alcun ritegno, tanto che pure le cose materiali assumono talvolta un’impronta talmente indelebile da causarne sofferenza.
La mancanza di un amore, la fine voluta o non voluta di un sentimento, la dipartita di una persona cara, l’assenza e il suo silenzio già di per se sono fonte di dolore e per “sopravvivere” lottiamo contro tutto questo ma inevitabilmente c’è sempre un qualche cosa che ce lo propina.
Un oggetto, una foto, un semplice quadro, diventano improvvisamente materia per soffrire, per ricordare, per provare in quell’attimo il vuoto e il profumo stesso della mancanza.





SULLA PARETE

Ti pare che ci sia soltanto
una ferita in quella parete
verde scolorita,
eppure fino ad ieri
risplendevi a rimirarla
per le fotografie che amavi
appese come sogni
a un chiodo color oro
quasi a identificarle.
Era un ricordo di tempi
sereni sul selciato di un
antico sogno,
quello di un eterno amore
che non conosceva via di ritorno.
Eppure anche adesso
che di tutto vi è rimasto
uno screpolato colore marcio
e un segno di immacolata
immagine religiosa,
sento quel tuo immergerti nel sogno
e sospirare.
Ci sono cose che non perdono
mai la loro sostanziale entità
nel cuore,
sono le certezze che di un amore
hanno segnato le ore
e anche un quadro, una fotografia
diventano sublimi
come questa poesia
che ti dedico senza disprezzo.

Roberto Busembai (errebi)

Immagine web

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