Cede come un respiro
sul ciglio di un pensiero
avvolto nell’infinito
e mai raccolto,
e cede come un papavero rosso
dopo un giorno di sole
donato al colore.
Maggio se ne va
come un raccolto ormai
consumato
e penso che il tuo amore
non sia mai sbocciato.
Cede il giorno
come il mio passo incerto
che ha faticato la discesa
più del salire piano,
e mi porto l’amante dentro
che solo il pianto sa carezzare.
Roberto Busemabi (errebi)
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