Al numero 14 di un lungo vialeho dimenticato un raggio di sole
me ne sono accorto soltanto
quando lo volevo rifar brillare.
Avevo riposto tutto in quel bagliore
in un giorno d'estate una mattina
erano felici sogni dati dall'età dei bisogni
e c'erano pure fiori aperti
sul davanzale di quella finestra
che dava nel viale
al numero 14 di una città inusuale.
Ma guarda te il destino
come mi sembrava benefico e cordiale
facendomi conoscere lei così candida e gioviale
sapeva di boccia di rosa
e non conosceva il mondo
che come me andavamo a scoprire,
e c'erano pure le lucciole nella notte
a farci da consolazione
dopo aver sognato ai bordi
di un prato sotto l'albero dalle foglie
isola del nostro amore,
e poi di corsa a ritornare
al numero 14 per lei lasciare.
Ma le rose come tutti i fiori
dopo essere sbocciate
perdono il colore
e anche la mia rosa si era svanita
nel tempo e con la nuova stagione
perdendo senso e calore,
ed io ancora cieco camminavo
trovandomi improvvisamente
davanti al numero 14 a sospirare.
Al numero 14 di un lungo viale
ho conosciuto il fiore nel suo colore
ma ho perso un primo vero raggio di sole.
Roberto Busembai (errebi)
Immagine web: Photo by Nick Nicholson