mercoledì 15 maggio 2024

COME UN BOCCIOLO DI FIORE


Ti ho vista ancora

in un bocciolo di fiore,
petali nuovi
come la sensazione,
non era una rosa rossa
regina di ogni cuore
non era margherita
petali dell’amore
ma un piccolo bocciolo
di garofano bianco,
candido come il tuo sorriso
profumato come il tuo sentimento.
Ti ho vista un attimo
un giorno soltanto
e poi con esso
sei sfiorita lontano
lasciandomi negli occhi
una lacrima di pioggia
perla del tuo alimento.

Roberto Busembai (errebi)

Immagine web

mercoledì 8 maggio 2024

SULLA PARETE



I ricordi sono parte integrante del dolore, sono gli artefici dell’intensità del dolore stesso, e pur cercando di evitarli si affacciano al nostro cospetto impavidi e subdoli senza alcun ritegno, tanto che pure le cose materiali assumono talvolta un’impronta talmente indelebile da causarne sofferenza.
La mancanza di un amore, la fine voluta o non voluta di un sentimento, la dipartita di una persona cara, l’assenza e il suo silenzio già di per se sono fonte di dolore e per “sopravvivere” lottiamo contro tutto questo ma inevitabilmente c’è sempre un qualche cosa che ce lo propina.
Un oggetto, una foto, un semplice quadro, diventano improvvisamente materia per soffrire, per ricordare, per provare in quell’attimo il vuoto e il profumo stesso della mancanza.





SULLA PARETE

Ti pare che ci sia soltanto
una ferita in quella parete
verde scolorita,
eppure fino ad ieri
risplendevi a rimirarla
per le fotografie che amavi
appese come sogni
a un chiodo color oro
quasi a identificarle.
Era un ricordo di tempi
sereni sul selciato di un
antico sogno,
quello di un eterno amore
che non conosceva via di ritorno.
Eppure anche adesso
che di tutto vi è rimasto
uno screpolato colore marcio
e un segno di immacolata
immagine religiosa,
sento quel tuo immergerti nel sogno
e sospirare.
Ci sono cose che non perdono
mai la loro sostanziale entità
nel cuore,
sono le certezze che di un amore
hanno segnato le ore
e anche un quadro, una fotografia
diventano sublimi
come questa poesia
che ti dedico senza disprezzo.

Roberto Busembai (errebi)

Immagine web

lunedì 29 aprile 2024

IL LIMITARE DEI PIOPPI


Vado camminando

come un elefante
poso le tracce
ma infondono
soltanto come un passerotto,
e lascio
nel cielo un alito
leggero di profumo
misto a sensazione,
forse poetizzo
come poco lo so fare,
e navigo su un rio
credendo d’essere sul mare.
E in questo mio cammino
riesco a malapena
a fermare
un lungo filare di pioppi
a limitare ...cosa?
Un sogno ancora
da realizzare o
se non altro da
poterlo credere tale.

Immagine web: Foto by Pierre Pellegrini

Roberto Busembai (errebi)

sabato 20 aprile 2024

NEBBIA NEI SUOI PENSIERI



Lei dice che il sole è offuscato

da nuvole sparse
che gli proibiscono la luce,
e forse non ha torto
anche se il tiepido calore
lo emana ugualmente,
poi si rivolge a se stessa
e chiede se è proprio vero
che questo amore
ormai non è più cielo.
Lei si rammarica di non
trovare quei raggi che
spesso la venivano a trovare
nei tristi inverni,
e pure s’accorge che la primavera
è alle porte e già avanza sulle cose
ma del verde che le compete
riscopre solo un esile fiore,
e si domando ancora
se questo amore vale
questa soffocata primavera.
Lei dice che l’alba è
il frutto di una nuova giornata
e corre verso il sole
anche se la luce è ancora offuscata.

Roberto Busembai (errebi)

Immagine web

mercoledì 3 aprile 2024

C'E' UN MONDO


C’è un mondo che non dovrebbe

mai finire,
un mondo in quale l’iportante
è godere,
godere della vita senza
saperla tale,
godere del bene procurato
senza saperlo di averlo
donato,
godere dell’innocente
spazio che ti attira,
senza pregiudizi
o scelte particolari,
c’è un mondo che non si dovrebbe
mai toccare, ferire, strappare,
perché è prorpio
quello che fa di un bambino
un uomo leale.
C’è un mondo che
il gesto è di un valore
così immenso , proprio
da invidiare,
che un movimento un sorriso
a volte anche una lacrima
sono dolci e potenti
più di nostre cento parole.
C’è un mondo che non dovrebbe
ma purtroppo
lo stanno facendo finire.

Roberto Busembai (errebi)

Immagine web: Photo by Bet Gardy

venerdì 29 marzo 2024

VIA CRUCIS


Come sul ciglio

di un giorno uguale
si tradurrà quel martirio
dell’uomo sempre più terreno
che non ha scampo
di spirito nel cielo
ma polvere e fumo
da respirare
e su quel ciglio
di un giorno a Lui eguale
trasporterà la croce
all’infinito.
Non ci saranno per esso
resurrezioni
ma patimenti uguali
finché la morte sarà
propiziatoria
e non profetizzata.
Come sul ciglio
di un Suo giorno uguale
spegne l’uomo
la sua ultima resurezzione.
Credere e sperare
non furono mai
tanto impossibili.

Roberto Busembai (errebi)


Immagine web: Roberto Ferri – Via Crucis


lunedì 19 febbraio 2024

CHE BELLO IL CIELO


Che bello il cielo


quando le nuvole si rincorrono


e pare che incontrarsi


sia un evento,


così che lo spazio


accenni a un sogno


quello che sempre faccio


guardando in alto.


E poi mi lascio sorprendere


dai fatti e dalle emozioni


e cado nelle apprensioni


che turbano il cuore


come quelle nuvole a temporale.


Che bello il cielo


sapessi poi volare


oltre la fantasia dei giorni


e dei grami momenti d’allegria


mista di ricordi vani


e sospiri intensi,


perché soltanto se mi stringo appresso


sento il calore giusto


dell’anima mia presente


e come gabbiano perso


volo e poi penso:


“ che bello il cielo “


ma stavolta non piango.



Roberto Busembai (errebi)



Immagine web

COME UN BOCCIOLO DI FIORE

Ti ho vista ancora in un bocciolo di fiore, petali nuovi come la sensazione, non era una rosa rossa regina di ogni cuore non era margherita ...